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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

COME SONO BELLI QUEI CAPELLI...

Come sono belli quei capelli. Quelli che hanno ancora addosso l'odore di lacrime lasciate seccare, ma si muovono liberi a rincorrere il verso del vento. Scendono, tanti e lentamente, che sembrano i fili di luce a maggio riflessi tra i tavolini e le sedie colorate all'aperto. Dove la gente ride, ha due bicchieri vicino al petto e dopo china la testa un secondo; fa un giro intorno a un timore e si racconta. Si racconta piano e poi si bacia, forte. Come sono belli quei capelli. Scendono, tanti e lentamente, neri, fino a sfiorare le curve degli occhi per difendere gli sguardi dal loro giardino segreto; di ricordi, di paure, del bisogno di non essere soli, del bisogno che almeno per un minuto sia di nuovo amore. Ed io sono da sempre là, su quello sgabello di paglia e di sbagli, a chiedermi che sarà. Come sono belli quei capelli. Ed io li guardo. Neri. Ed io li voglio, uno per uno tra le dita che è mattina, per dirgli che li proteggerò: - vedi che adesso noi ci siamo e io son

QUESTI GIORNI...

E questi giorni vanno così. Sono porte che sbattono ed altre che si aprono, ai nostri occhi che dicono no ma intanto vogliono credere; ai nostri occhi un po' più grandi, un po' più stanchi. Siamo tutti lì, con le nostre promesse messe all'angolo mentre scansiamo le schegge di un mondo impazzito, ubriaco di stracci e gin andato a male. Vanno così questi giorni, dove ciò che era vero improvvisamente non esiste più, ma possiamo ancora stenderci in strada a contarci le dita; di piedi nudi, spaghetti, amici e un amore che forse c'è. Magari comprare una vecchia chitarra, come se domani potessimo imparare a suonare. Che in fondo quelle corde basta toccarle e sentire. Anche ad occhi chiusi, sentire. Persino un dolore può sparire e diventare oltre, un sole che cala, fa un giro e ritorna. Restandoti vicino. Come la terra dei fiori rosa di una camelia, la voce e le parole di chi ti dice - sai, stavo proprio pensando a te -. Che siamo tanti, uno e ognuno. Ognuno di noi, tutti d

CHE NON È COSÌ...

Le cose qua cominciano ad andare peggio. Le cose qua cominciano davvero ad andare sempre peggio. Mettimi pure qui quel maledetto faro, proprio qui, sul mio viso. Qui, dentro i miei occhi. Che non ho più voglia di far finta di aver capito ogni parola, di credere che mi state ancora guardando. Che non è così, no che non è più così. Neanche per strada. Solo un attimo e poi tutto sembra volgere altrove, anche voi, altrove. Come se solo qualche anno in più mi avesse vestito di cartapesta. Mentre piove. Che ne sai tu di chi sono, dei mari che ho visto e dei coltelli che mi sono sfilato, di quanto ho amato ed amerò. Che ne sai, di come vivo, di come scrivo, di come tremo. Ti odio quando mi credi buono, che buono ci sono stato ma pure stronzo, come neanche immagini. Semplicemente non indosso la camicia dei bastardi, come quelli che inseguite voi. Altrove. Umanità mi stai sul cazzo, diceva Bukowski; ma io non lo dico né lo dirò, mentre mi frugo tra le tasche dove conservo tutte le strade

RIFLETTORI SU... DANIELE LOCCHI (Scrittore e Attore)

DANIELE LOCCHI (Scrittore, Attore) Gli ideali di una generazione che diventano poesia, rivoluzione, teatro e prosa che fa storia...

EVENTO - 6 Ottobre 2018 - Mostra di disegni e presentazione del nuovo libro di ANDREA BASSANI "La castità"

Dalle ore 18, presso lo Studio Rosai in via Toscanella 18 a Firenze, l'artista presenterà il suo nuovo libro di poesie ed inaugurerà la mostra delle sue opere. Una mostra/presentazione da non perdere, dove l'eclettico artista bergamasco ci conduce nella sua poesia fatta di "segni e di versi" che si fondono dando un'unica voce alla sua interiorità. La sua personalità, spesso ironica, non nasconde però la spiritualità che pervade le sue opere e ci porta dentro una poetica profonda e vicina al nostro quotidiano. La mostra è curata da Fabio Norcini. Insieme all'autore dialogherà Gabriella Grande e l'evento sarà arricchito da interventi musicali a cura di Pino Arborea.

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