LE RECENSIONI

DICONO DI ... "DOVEVO UCCIDERTI"



Recensito in Italia il 27 giugno 2024
Sono senza parole e non so da dove iniziare. Non ho letto questo libro, l'ho letteralmente divorato nel giro di nemmeno un giorno e ho fatto le quattro del mattino perché non riuscivo a smettere di leggerlo. Sono rimasta stregata dalla narrazione, che si sviluppa in una maniera davvero magistrale e che mette in risalto le debolezze e i lati più cupi dell’animo umano, definendo in maniera minuziosa ciascuna sfumatura dei personaggi, anche di quelli secondari, incastrandoli in un quadro sempre più dettagliato e allo stesso tempo sempre più confuso. Le loro storie si sovrappongono, creando un vortice, che risucchia ogni già labile certezza e rischia di fare crollare le loro esistenze come un castello di carte. Tra Napoli e Firenze il Commissario Manfredi si ritrova a risolvere un'indagine più difficile del previsto, che lo spinge a mettere in dubbio non soltanto il suo lavoro, ma anche la sua quotidianità. Ogni persona si ritrova a fare i conti con chi è, chi vuole essere e chi è stato: c'è chi, nonostante abbia sempre sofferto, continua a conoscere solo l’amore per gli altri come forma di salvezza, pur di non affrontare il proprio dolore; chi invece ha trasformato la sofferenza in rabbia e nell'indifferenza delle emozioni proprie e altrui, creandosi una sorta di armatura. Il bisogno di essere amati di chi non sa amare se stesso è la linfa vitale degli egoisti, che non sanno amare però hanno bisogno di essere amati. Nel portare avanti l'indagine viene fuori una matassa sempre più intricata, ricca di colpi di scena e con un finale che non mi sarei mai aspettata. Se resistere a determinate prove, da parte di chi vorrebbe traghettarci sulla sponda sbagliata, fosse in realtà solamente un modo, in cui la vita ci chiede di compiere delle scelte? È facile scaricare la colpa sui cattivi, pur di non riconoscere che abbiamo sbagliato anche noi e che avremmo potuto decidere in maniera diversa. Il burattinaio potrebbe tirare troppo i fili, rischiando di spezzarli. E se i burattini si ribellassero, stanchi di essere manovrati e volessero diventare padroni di loro stessi? Ringrazio infinitamente la casa editrice Incipit 23 per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questo giallo, faccio tantissimi complimenti all'eccezionale autore Andrea Improta e vi consiglio assolutamente di leggere il suo libro perché vi ritroverete trascinati dentro a una storia misteriosa, affascinante, coinvolgente, cruda e reale, che mette a nudo in maniera profonda e potente le fragilità delle persone.

Recensito in Italia il 21 giugno 2024
Degli occhi femminili calamitano attenzioni per le vie di Firenze, ma il suo cuore appartiene a un'unica donna: Sara.

Sara, maestra di scuola elementare si è trasferita da Napoli a Firenze per amore di Federica e per fuggire dal suo passato burrascoso con Sandro, il quale ha trasformato le dolci carezze in crudeli abusi.

La notizia dell'assassinio dell'ex marito sconvolge Sara, la quale nel mentre ha riscontrato uno stile di vita libero e privo di regole da parte di Federica. Molti uomini proveranno a conquistarla, ma lei rivendicherà in ogni caso la sua indipendenza e, al contempo, la sua appartenenza a Sara.

Il commissario Manfredi indaga sul passato di Sandro Fusco e dopo aver scoperto le sue attività illecite sa che molti lo volevano mörto. La prima sospettata resta Sara, poi tutti coloro cui Sandro aveva prestato soldi.

Qual è stata la mano mossa da tanta vendetta? Chi ha posto fine alla vita di Sandro?

In un giallo scorrevole, con tinte ironiche, viaggeremo all'interno della psicologia di ogni personaggio, scoprendo come ogni mossa sia guidata da profonde ragioni, che spesso originano nel passato. Amore, perdono, vendetta, senso di giustizia. Una scelta può farci ricominciare da zero oppure condizionarci. Qual è il vero prezzo per la libertà?

Recensito in Italia il 21 giugno 2024
Nessuno di noi tre appare totalmente sorpreso, o forse nessuno riesce a fingersi stravolto. Ognuno con i propri sentimenti. Ognuno con i propri segreti.

Ho amato questo romanzo,
era esattamente il libro che speravo di leggere!

Un mistero davvero intrigante che si sviluppa tra le strade di Napoli e Firenze

Il costante alternarsi dei punti di vista dei vari personaggi ha reso la storia dinamica e fino all’ultimo capitolo ho avuto difficoltà a immaginare chi fosse l’assassino

DICONO DI ... "IL  RIFRULLO DEL DIAVOLO"



Chiara di Libriamoci Blog


Recensito in Italia il 31 marzo 2022
Una leggenda: Il Rifrullo del Diavolo, un venticello che tira dal lato di via dello Studio a Firenze.

È qui, in un appartamento anonimo e trascurato, che viene ritrovato il corpo senza vita di Giulia, una studentessa universitaria vittima di una sadica violenza che nasconde però una dinamica molto più complessa.

Proprio quel venticello, minaccioso e misterioso, sembra avvolgere i protagonisti di questa storia, uniti da un filo che mescola le carte e rende tutti sospettabili e non privi di movente.

Ad indagare sul caso è il commissario Marco Manfredi, un uomo disilluso ma romantico che, proprio nei giorni bui dell’indagine sta riscoprendo la bellezza dell’innamoramento.
Già, perché tra queste pagine ha grande spazio l’amore in tutte le sue forme: quello romantico, quello deluso, quello tradito, quello morboso, quello passionale, quello esaurito, quello che porta a fare gesti privi di senso, a volte.

Tra dinamiche che si intrecciano e una città che fa da sfondo a giornate intense di indagini e riflessioni dei protagonisti, il caso prenderà strade sempre diverse, anche se tutto sembra essere più semplice di quanto in realtà non sia.

“Il Rifrullo del Diavolo” è un romanzo noir che, attraverso la tipica impronta del giallo e del thriller, ci porta nelle più ombrose e sadiche stanze della mente umana e della risoluzione del mistero.

Nello stesso tempo però, questo romanzo è una lucida istantanea dei dilemmi interiori che scaturiscono di fronte alle variabili dell’amore.

I protagonisti, tutti così diversi ma anche così legati, vivono incognite interiori connesse a sentimenti e relazioni, finite o iniziate ma soprattutto a egoismi sentimentali che pongono l’istinto davanti alla razionalità.
Le pagine di Andrea Improta sono imprevedibili ma anche ricche di parentesi sentimentali.

Questo binomio mi è piaciuto molto così come ho apprezzato il legame tra i protagonisti che pensavo potesse rappresentare un autogol di prevedibilità e invece la bravura dell’autore ha saputo stupire anche sul finale.

Un romanzo piacevole, intenso e graffiante a cui ogni lettore può dare una chiave di lettura diversa nella parte introspettiva godendosi al contempo la trama noir di un’indagine a seguito dell’efferato delitto di Giulia.


DICONO DI ... "IL GIORNO IN CUI HO SMESSO DI AVERE PAURA"

Alessandra P.

Uno scrittore straordinario

Recensito in Italia il 15 agosto 2020

Firenze, estate. Laura è scomparsa lasciando solo un biglietto. Samuele (Sal) la cerca disperatamente.. ma non vi dico altro perché dovete leggerlo: vi innamorerete di questo libro e farete fatica a lasciarlo. Dopo l’e-book vi comprerete due copie cartacee, una da conservare e l’altra da sottolineare. La prima volta l’ho letto per la storia, originale e piena di colpi di scena, la seconda volta per i personaggi delineati in modo magistrale, la terza per la prosa meravigliosa, la quarta per il puro piacere di estrapolare le frasi in cui mi sono riconosciuta e trascriverle in agenda, la quinta per rivivere il momento del Reading e ridere del personaggio “di granito”, guru dell’editoria che sguazza nel suo narcisismo mentre Sal pensa: “Mi sento come se stessi cercando di salire sul punto più alto dei miei giorni per vedere cosa mi attende”. Cosa posso dire? Andrea Improta è uno che sa scrivere per davvero, troppo bravo per recensirlo, e la storia .. va assolutamente letta. Attenzione perché crea dipendenza! Bravissimo, Andrea, grazie per aver scritto questo libro e congratulazioni. Spero che in questo strano mondo, dove talvolta i mediocri si coalizzano per togliere spazio a quelli veramente bravi, tu riceva i riconoscimenti che meriti.

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Baragli Michele

Avvincente e molto ben scritto

Recensito in Italia il 15 agosto 2020

Questo libro si è lasciato divorare in meno di due giorni. Se lo dovessi paragonare ad una bevanda non lo definirei una grappa bianca e neppure un whisky: per come la vedo io (magari perché sono semi-astemio) è una bottiglietta di coca ghiacciata sotto gli attuali 43 gradi. Non ti da semplicemente piacere, ti disseta, anzi, ti sfama. Non ce la fai a prenderlo a piccole dosi, e nonostante la voglia di “goderselo e farselo durare” sia tanta, non riesci a berne piccoli sorsi, non puoi fare a meno di ingurgitarlo tutto d’un fiato, godi nel sentire che ti frizza sul palato e ti gorgoglia in gola, e la sola cosa che puoi fare è sperare che duri più a lungo possibile, perché a rallentare non ce la fai. Quando giungi alla fine ne vorresti ancora, e allora capovolgi la bottiglia sperando ne esca qualche altra goccia. Allora, pur di ammettere che è finito, ti metti a leggere la biografia dell’autore, i “titoli pubblicati nella stessa collana”, il codice isbn, il prezzo. Insomma, qualunque cosa pur di posticipare il più possibile l’attimo in cui dovrai separartene e riporlo su uno scaffale della libreria. E se un libro fa questo effetto, non credo ci sia bisogno di spendersi in complimenti ed elogi. Solo un consiglio (anzi, un ordine) per l’autore: Scrivine un altro!

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Giorgio de Polo

Avvincente e romantico

Recensito in Italia il 14 luglio 2020

Avvincente storia, romantica ed emozionante. Si legge tutta d’un fiato assaporandola a piccoli sorsi. Un linguaggio diretto con belle descrizioni poetiche. Non mancano aneddoti e curiosità su Firenze. Coinvolgente.

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