Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2018

CINEMA...

Ti vuoi decidere a darmi la tua posizione, ho Google maps, una vita, due occhi e gli occhiali; un cuore che sfarfalla senza stomaco, cinque rughe e vino tinto. Spagnolo e rojo, calici grandi e un secchio di popcorn saltati qua; ma tu sei là. Devi dirmi dove metti scarpe e passi che ti trovo, pure se cammini dentro un giorno che galleggia, fingi di ridere e fai un girotondo. Solo che io gratto un volantino al muro, - viva la vida! -  ma sto andando a fondo. Dove, devi dirmi dove, tre, sette, nord, cinque, sud e nove; ovunque poi ti fermi, adesso aspetta, qua o altrove. Alla cantina pure, dico, al Cocorico, sdeng sdeng quella chitarra la musica di Cuba besame mucho e tu. Sdeng sdeng che c'ho paura e forse pure te, che tiri linee lunghe ai tuoi occhi neri ma poi ti siedi sola e taci; due gocce tra le ciglia in faccia al mare. Giochi coi tappi, rimmel e cola, giochi col tempo che non vuoi scordar

EVENTI - 3 dicembre 2018 - POETRY SLAM Lettere Caffè ROMA

Poetry Slam al Lettere Caffè Conduce la serata Claudia D'Angelo, poetessa e attrice Nuovo appuntamento per la gara poetica nel locale trasteverino. Lunedì 3 dicembre, dalle ore 21.30, presso Lettere Caffè - Via San Francesco a Ripa 100/101 (Trastevere)  ROMA. Lettere Caffè Roma

È IDEA GENIALE...

Alla mattina taglia il labbro l'aria, adesso. E torna poi così, ciclicamente, quel punto in cui la curva si fa stretta e il mondo sembra un pacco sottovuoto. Di caffè. Solo con me. Potrei rifarmela con tutti o con qualcuno, ma tanto poi mi resterebbe sempre in mano quel perché. Di che non c'è. È idea geniale allora quella di sedersi sulla strada, godere di chi passa e chi si ferma, non chiedere mai amore per favore. Non serve urlare quindi, mai o non più. Non serve un vecchio libro di diritto o i resti di una legge universale, sei tu e soltanto tu, con gli occhi e mani aperte. Passassero e posassero granelli, di chimica e di fisica, di sentimenti e carte di tarocchi, tutte buone. Di bici, bimbi, tetti e passi fatti insieme. Di viaggi, di Firenze, il Ponte Vecchio, Roma e il cielo. A mani aperte, a prendere e godere. Passassero e posassero granelli, di libri, vino, vita e un vecchio palco. Di amici, baci e vetri lungo un treno. Di folli, di lenzuola e di passione senza un con

APPENA DOPO LA PAURA...

No che non è tutto qua, è tutto prima e dopo il cielo, tra i passi, gli occhi, le mani, le ali. No che non è tutto qua, sei solo tu che ti sei fermato. Appena dentro la paura. Vedi e tocca tutto ciò che vivi ed ami, c'è oltre già qua; credi in tutto ciò che senti e ti attraversa, c'è oltre più in là. Dista solo un attimo sai? Appena dopo la paura. (Andrea Improta) Foto di Markos Mant - Unsplash Community

EVENTO - 7 novembre 2018 - Dalla carta alla vita (Racconti dal libro "La forma della neve" di Donatella Moica)

Dalla carta alla vita - Narrazioni diverse Racconti e narrazioni dalla vita e dal libro "La forma della neve" di Donatella Moica. Narrazioni diverse con Donatella Moica (autrice) Dora Donarelli (regista e insegnante di lettura scenica) Fabrizio Pinzauti (attore) Introduce Andrea Ulivi (editore) Siamo fatti di storie. A volte queste storie finiscono dentro le pagine di un libro e diventano di tutti, altre volte restano celate e se ne perde persino il ricordo… Si inizia con un APERICENA e si finisce con un brindisi. Prenotazione obbligatoria Appuntamento per Mercoledì 7 novembre, alle ore 19-30, presso Valerio Ricevimenti, Via Modena 13, Quarrata. Dalla carta alla vita - Narrazioni diverse

COME SONO BELLI QUEI CAPELLI...

Come sono belli quei capelli. Quelli che hanno ancora addosso l'odore di lacrime lasciate seccare, ma si muovono liberi a rincorrere il verso del vento. Scendono, tanti e lentamente, che sembrano i fili di luce a maggio riflessi tra i tavolini e le sedie colorate all'aperto. Dove la gente ride, ha due bicchieri vicino al petto e dopo china la testa un secondo; fa un giro intorno a un timore e si racconta. Si racconta piano e poi si bacia, forte. Come sono belli quei capelli. Scendono, tanti e lentamente, neri, fino a sfiorare le curve degli occhi per difendere gli sguardi dal loro giardino segreto; di ricordi, di paure, del bisogno di non essere soli, del bisogno che almeno per un minuto sia di nuovo amore. Ed io sono da sempre là, su quello sgabello di paglia e di sbagli, a chiedermi che sarà. Come sono belli quei capelli. Ed io li guardo. Neri. Ed io li voglio, uno per uno tra le dita che è mattina, per dirgli che li proteggerò: - vedi che adesso noi ci siamo e io son

QUESTI GIORNI...

E questi giorni vanno così. Sono porte che sbattono ed altre che si aprono, ai nostri occhi che dicono no ma intanto vogliono credere; ai nostri occhi un po' più grandi, un po' più stanchi. Siamo tutti lì, con le nostre promesse messe all'angolo mentre scansiamo le schegge di un mondo impazzito, ubriaco di stracci e gin andato a male. Vanno così questi giorni, dove ciò che era vero improvvisamente non esiste più, ma possiamo ancora stenderci in strada a contarci le dita; di piedi nudi, spaghetti, amici e un amore che forse c'è. Magari comprare una vecchia chitarra, come se domani potessimo imparare a suonare. Che in fondo quelle corde basta toccarle e sentire. Anche ad occhi chiusi, sentire. Persino un dolore può sparire e diventare oltre, un sole che cala, fa un giro e ritorna. Restandoti vicino. Come la terra dei fiori rosa di una camelia, la voce e le parole di chi ti dice - sai, stavo proprio pensando a te -. Che siamo tanti, uno e ognuno. Ognuno di noi, tutti d

CHE NON È COSÌ...

Le cose qua cominciano ad andare peggio. Le cose qua cominciano davvero ad andare sempre peggio. Mettimi pure qui quel maledetto faro, proprio qui, sul mio viso. Qui, dentro i miei occhi. Che non ho più voglia di far finta di aver capito ogni parola, di credere che mi state ancora guardando. Che non è così, no che non è più così. Neanche per strada. Solo un attimo e poi tutto sembra volgere altrove, anche voi, altrove. Come se solo qualche anno in più mi avesse vestito di cartapesta. Mentre piove. Che ne sai tu di chi sono, dei mari che ho visto e dei coltelli che mi sono sfilato, di quanto ho amato ed amerò. Che ne sai, di come vivo, di come scrivo, di come tremo. Ti odio quando mi credi buono, che buono ci sono stato ma pure stronzo, come neanche immagini. Semplicemente non indosso la camicia dei bastardi, come quelli che inseguite voi. Altrove. Umanità mi stai sul cazzo, diceva Bukowski; ma io non lo dico né lo dirò, mentre mi frugo tra le tasche dove conservo tutte le strade

RIFLETTORI SU... DANIELE LOCCHI (Scrittore e Attore)

DANIELE LOCCHI (Scrittore, Attore) Gli ideali di una generazione che diventano poesia, rivoluzione, teatro e prosa che fa storia...

EVENTO - 6 Ottobre 2018 - Mostra di disegni e presentazione del nuovo libro di ANDREA BASSANI "La castità"

Dalle ore 18, presso lo Studio Rosai in via Toscanella 18 a Firenze, l'artista presenterà il suo nuovo libro di poesie ed inaugurerà la mostra delle sue opere. Una mostra/presentazione da non perdere, dove l'eclettico artista bergamasco ci conduce nella sua poesia fatta di "segni e di versi" che si fondono dando un'unica voce alla sua interiorità. La sua personalità, spesso ironica, non nasconde però la spiritualità che pervade le sue opere e ci porta dentro una poetica profonda e vicina al nostro quotidiano. La mostra è curata da Fabio Norcini. Insieme all'autore dialogherà Gabriella Grande e l'evento sarà arricchito da interventi musicali a cura di Pino Arborea.

APPARENTEMENTE...

Apparentemente, soltanto apparentemente. Come l'enorme fiore giallo d'ibisco che non arriverà a domani. Come ciò a cui adesso il mondo guarda, come ciò a cui adesso il mondo crede. Come se non si potesse amare più. Apparentemente, soltanto apparentemente. Che tu credimi allora, pure se ho il cielo capovolto quando mi chiedo che sarà di me, pure quando questa bocca ha meno fiato per ritornare indietro. Per gli stessi pensieri, per le stesse parole. Dietro un inutile vetro. Apparentemente, soltanto apparentemente. Credimi, che è tanto più vero il mio sorriso ubriaco dietro un bicchiere di vino o questa stupida voglia che ora ti morderebbe una spalla e un tallone. Nudo come un bambino che non conta il tempo, prima che torni l'aquilone. Come se si potesse amare ancora. Apparentemente, soltanto apparentemente. Che ce l'ho avuto sempre addosso, questo pensare prima o poi accadrà; la ninna nanna di una luce al buio, per non sentire urlare tutto è inutile. Mentre

RIFLETTORI SU... GOLDEN SALT (Duo Musicale)

GOLDEN SALT (Duo Musicale) C'è chi fa poesia con le parole e chi con le corde di un violino e una chitarra elettrica...

EVENTO - 25 Settembre 2018 - XII Edizione "LE PAROLE NEL CASSETTO"

Caffè Letterario LE MURATE - FIRENZE - Alle ore 21.30, al Caffè Letterario Le Murate di Firenze è in programma la premiazione & reading della 12a edizione del Concorso Letterario "Le Parole nel Cassetto" . Saranno lette le opere selezionate. Tutti i partecipanti sono invitati calorosamente a partecipare. Gli autori scelti saranno annunciati

TI MERAVIGLI...

Ti meravigli? Tu, ti meravigli pure tu di questo vento che ci passa sopra, da quando ti svegli a quando abbassi gli occhi e non dovresti sai. Perché c'è tutto là, dentro quel vento, è tutto là; il bimbo che corre e che eri, il fiume, il sole, l'uva, il mare. Tutto ciò che non so dire, eppure vive. Eppure vivo. L'uomo che corre e ancora sei, mezzo brigante del tempo, un sospiro, le tue tasche e questa vecchia nave dove giochi a nascondino. Anche quando è dura sai, prima del sipario, tu vestiti di giallo, di note, di tutto, che quel vento poi non cessa mai. Anche da stanco, poi non cessa mai. Siamo fiori anche d'inverno, piccoli come la nostra paura, brevi come la nostra vita, ma immensi come le mani sporche e strette; quando qualcuno ci chiama. Quando qualcuno ci guarda, perché ha il colore del dolore e fa silenzio, solo perché rivuole quel vento; lui e i suoi giorni, come disperati amanti. Meravigliati ancora, meravigliati tu, della luce d

EVENTO - 9 Ottobre 2018 - LXXXV Appuntamento con il Circolo Letterario di Firenze

Il 9 ottobre 2018 dalle ore 20 c/o Cafè 1926 - Via Giovan Battista Niccolini 30r - FIRENZE Si parlerà di "Cent'anni di solitudine", uno dei capolavori del Premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez.

SAREBBE DAVVERO BELLO SE...

Sarebbe davvero bello se tu adesso mi facessi impazzire, come fa il sole a giugno quando sbuccia le fragole. Ed è rosso, ed è vino. È e sarebbe. Sarebbe smettere di chiedermi perché, coi pantaloni rovesciati di mattina perché i tuoi occhi mi guardano e strillano luce. Addosso a me, capitati a me, come i passi in un giardino fiorito alle nove, con quella pelle che odora di volpe passata dopo la vendemmia; ti avrei legata, ti avrei rubata. Sarebbe davvero bello, ovunque, dove la vita viaggia con le tue spalle scoperte, uno zaino e lo specchio dove ti baci. La vita è bella, la vita balla, questa fottuta vita è proprio bella. E i giorni non contano più. Perché mi dici vieni, perché mi hai reso pazzo; ti respiro I capelli, un'altra occhiata al cielo, alle tue stringhe sciolte e dico - andiamo -. (Andrea Improta)

SETTEMBRE...

Adoro così tanto il mare e l'estate che talvolta, con un sorriso serio sulle labbra, definisco Settembre la porta dell'inferno. O dell'inverno, se volete, per me non cambia. Poi però accade che una domenica mattina ti trovi catapultato in una giornata di sole. Proprio a settembre. E allora ti accorgi che assomiglia a un sospiro tra due tormenti, a una poesia scritta di notte per non sentire il rumore della pioggia. Assomiglia anche alle caviglie fini di quella ragazza che corre lungo il fiume; ancora abbronzate, con addosso il profumo di arancia, di sale. Di amore e di estate.

EVENTO - 28/29/30 Settembre 2018 - FIRENZE LIBRO APERTO

Firenze Libro Aperto è un festival del libro rivoluzionario , sotto il profilo economico, culturale e partecipativo. Numerosi incontri, presentazioni ed eventi per ridurre le distanze tra le persone, tra mondi culturali e letterari distanti, tra differenti forme di espressione e di comunicazione.

PERCHE'....

"Se non scrivessi certe sere impazzirei, se non amassi tutti i giorni morirei". Nasce da qui il mio essere scrittore, il mio bisogno di affidarmi a quelle parole che altrimenti navigherebbero dentro di me come il più malfamato dei rhum. E sempre da qui nasce questo blog, che non vuole essere solo il "mio" blog dove poter raccontare tutto ciò che passa dalla mia penna, ma anche il "vostro" blog. Sì, anche vostro, di tutti voi che come me fate della scrittura o di qualsiasi altra forma d'arte, il miglior veleno contro il disincanto e la più bella lettera d'amore da spedire alla vita. Vorrei che questo blog diventasse come una di quelle meravigliose piazze dove ci si siede in terra a respirare la sera, la musica, il teatro, la gente, la poesia. Non sarà solo il posto per condividere i miei scritti, ma anche lo spazio per pubblicare gli eventi legati al mondo delle espressioni artistiche, per le discussioni e le passioni che ci legano, per far cono

Visitatori