CHE NON È COSÌ...

Le cose qua cominciano ad andare peggio.
Le cose qua cominciano davvero ad andare sempre peggio.
Mettimi pure qui quel maledetto faro, proprio qui, sul mio viso. Qui, dentro i miei occhi. Che non ho più voglia di far finta di aver capito ogni parola, di credere che mi state ancora guardando. Che non è così, no che non è più così. Neanche per strada. Solo un attimo e poi tutto sembra volgere altrove, anche voi, altrove. Come se solo qualche anno in più mi avesse vestito di cartapesta. Mentre piove. Che ne sai tu di chi sono, dei mari che ho visto e dei coltelli che mi sono sfilato, di quanto ho amato ed amerò. Che ne sai, di come vivo, di come scrivo, di come tremo. Ti odio quando mi credi buono, che buono ci sono stato ma pure stronzo, come neanche immagini. Semplicemente non indosso la camicia dei bastardi, come quelli che inseguite voi. Altrove. Umanità mi stai sul cazzo, diceva Bukowski; ma io non lo dico né lo dirò, mentre mi frugo tra le tasche dove conservo tutte le strade del mondo. Con i fiori d'inverno e i sogni di giorno. Magari andrò o resterò, ma non ho bisogno delle vostre pupille stanche. Molto meglio ubriacarsi con il vino più rosso, come la vita, come le ginocchia sbucciate di un bimbo che corre ancora. Che sputa in faccia al dolore, raccoglie una foglia e ne odora il colore. Non appartengo più a questo tempo clandestino dove ci si prende gioco della solitudine o di una lettera d'amore. Si prende a calci una scatola di cartone e ci si scorda di vedere il sole.
Che invece è ovunque, gira pure ogni giorno intorno a casa mia; disegna un graffito sul muro, mi sfiora il vetro e fa fiorire il gelsomino. Ti amo ancora e sempre vita. Spegnete quelle luci adesso, che non voglio mi vediate sorridere per tutto quello che vi ho detto. Non voglio mi vediate sorridere mentre scendo da questo palco per tornare a stringermi a tutto ciò che sento. Che non finisce mica tutto qua.

(Andrea Improta)
Foto di Victoria Quirk - Unsplash Community

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