IL GIORNO IN CUI HO SMESSO DI AVERE PAURA (INCIPIT)
Firenze e il mistero di una donna scomparsa. Il romanzo dove amore, paura, tormento e follia diventano bisogno di vivere... adesso!
Schegge di vetro sul pavimento. Ho rotto un altro bicchiere. Da quando Laura è improvvisamente scomparsa, tutto sta andando in frantumi. Nessun graffio sulle dita, ma di lei non mi resta nient’altro che quello stupido e inutile messaggio: “Tanto tu mi troverai.” Io e la mia inquietudine siamo di nuovo dentro a una delle nostre notti insonni, affacciati alla finestra. Firenze al buio sussurra. Sembra tutto così facile in quelle osterie dalle luci rosse, un po' come le tovaglie e il vino. Persino per le strade tutto pare sorridere: i volti dietro un bancone, o le chitarre all'angolo della piazza. La carne nel piatto profuma, la donna del secondo tavolo profuma. Ma dalla mia finestra, in questo momento, non è così. Il cielo è maledettamente nero, proprio come i giorni da cui sto provando a scappare. Mi giro a guardare il mio gatto di legno, mentre il tanfo di vecchi fondi di caffè e il caos dei vestiti, sparsi in ogni angolo del mio bilocale, mi ricordano che niente è ancora in ordine. Torno a guardare fuori. Firenze è ancora lì, insieme all’eco di quelle parole tra le dita: “Tanto tu mi troverai.”
Commenti
Posta un commento